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News » La Cassazione: prescrizione per le cartelle bollo auto oltre i 3 anni

Data di pubblicazione: 31-08-2017

Una buona notizia per gli automobilisti, di quando in quando, arriva.

Questa volta è la Corte di Cassazione a deliberare in favore dei consumatori riguardo ad uno dei balzelli più odiati, e cioè il bollo auto. In questo caso il riferimento è per le pendenze che riguardano il mancato pagamento della tariffa negli anni passati.

Molti sono infatti gli automobilisti che in maniera più o meno consapevole si sottraggono al pagamento di questa tassa, ma sfuggire alle maglie del fisco, come sappiamo, è sempre più difficile. Le pendenze degli anni passati torneranno infatti a perseguitarci. Giusto dunque mettersi in regola nel caso di infrazione, ma attenzione alle date, perchè la nuova delibera della Cassazione cambia le cose.

 

Con la sentenza 20425/2017 infatti, la Suprema Corte dichiara prescritte le cartelle esattoriali relative al pagamento del bollo più vecchie di tre anni, ribaltando il precedente orientamento che indicava invece in 10 anni il termine per la prescrizione, non applicabile ad atti tributari come il bollo auto.
 

La decorrenza della prescrizione scatta dunque a partire dal primo gennaio dell’anno successivo a quello cui la tassa faceva riferimento.

Quindi per fare un esempio per sanzioni relative all’anno 2014, la prescrizione scatta dal 31 dicembre 2017. Sono quindi illegittime le cartelle ricevute dopo il limite dei tre anni, ed è possibile fare ricorso impugnandole presso le Commissioni Tributarie Provinciali entro 60 giorni dalla notifica, trascorsi i quali si rinnova automaticamente la validità della cartella per altri tre anni fino ad una nuova prescrizione.

Fate attenzione alle date per essere sicuri di non sbagliare; ma come sempre, il consiglio migliore è quello di mettersi in regola il prima possibile per non incappare in sanzioni maggiori.