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News » Navigatore e sicurezza di guida

Data di pubblicazione: 13-09-2021

Ormai è uno strumento irrinunciabile per i viaggi, in città o fuori, alla scoperta di nuove destinazione. Il navigatore è entrato nelle nostre vite con la stessa irruenza degli smartphone.

E ci semplifica molto la quotidianità, a patto di usarlo con intelligenza e non subire passivamente gli ordini impartiti da una voce meccanica non sempre gradevole.

Fino a qualche anno fa il navigatore in auto era un optional intrigante e costoso, specchio del lusso, oggi invece anche i modelli meno sofisticati lo offrono a condizioni vantaggiose. Nel frattempo la tecnologia è evoluta, e quindi è anche possibile "importare" in vettura (tramite i sistemi Apple Car Play e Android Auto) i servizi del nostro navigatore personale integrato nel cellulare (basta una app).

Avere un assistente vocale, insomma, è diventato più semplice. E sarà assolutamente indispensabile in futuro, quando ci dovrà indicare le più vicine stazioni di ricarica per vetture elettriche.

Sono ancora frequenti tuttavia i casi di automobilisti che sono finiti in situazioni imbarazzanti (e pericolose) proprio perché lì li aveva mandati il navigatore. In un fosso, addirittura in un lago, sovente in una strada senza sbocchi. Possibile? Sì. Non tanto per deficit tecnologici, che sono rarissimi, quanto piuttosto per la nostra incapacità di impartire informazioni corrette al navigatore. Abbiamo sempre fretta, nessuno di noi controlla ogni volta le impostazioni di base, inseriamo la destinazione e via.

Proprio questa mancanza di cautela determina a volte i guai, includendo percorsi speciali che sovente non sono ideali, o escludendo quelli più agevoli. Il più breve, ad esempio, non è sempre il migliore: può condurre a volte in stradine quasi impraticabili.

I produttori di navigatori per l'automotive sono numerosi, non solo i colossi TomTom e Garmin. Va però precisato che i sistemi integrati nella vettura necessitano di aggiornamenti frequenti, perchè le condizioni delle strade variano spesso. Quelli non "in rete", cioè supportati da una mappa originale e non da un sistema "online" tramite wi-fi, non ci aiutano inoltre ad evitare gli ingorghi. Perché non possono sapere se un tratto lungo il percorso è bloccato, magari a causa di un incidente. In compenso sanno riposizionarsi rapidamente se noi ignoriamo le istruzioni che il navigatore stesso ci impartisce. E questo è rassicurante.

Ma come funzionano i navigatori satellitari?  Sono dispositivi elettronici digitali che ricevono il segnale radio satellitare GPS (Global Positioning System) e leggono un sistema di database stradale. I più moderni sfruttano la tecnica della navigazione "turn by turn" grazie a un algoritmo basato sulle mappe in memoria integrate da ulteriori dettagli sulle strade (nuove, meno conosciute, non memorizzate, sensi unici ecc.) presi da internet, insieme a informazioni sulla viabilità o sui controlli elettronici di velocità. Funzione, quest'ultima, davvero preziosa per evitare multe.Il navigatore adotta un sistema di triangolazione che determina la posizione di un corpo in un punto qualsiasi del globo basandosi sui dati presenti riguardo la distanza da almeno tre punti distinti (necessita dunque la comunicazione costante con tre satelliti diversi), permettendo un calcolo molto preciso sulla posizione.

Sulle auto di prestigio, i display touch in plancia sono diventati spettacolari e giganteschi. Non va apprezzato soltanto il lato estetico dell'evoluzione: avere la mappa e le informazioni davanti agli occhi aiuta a distrarsi meno.

In ogni caso, impostiamo la funzione vocale, perché quando si guida sentire è sempre meglio di guardare.


 

A cura di Piero Bianco