06-11-2023
Rinnovo della Patente per gli Ultra Ottantenni: Un Passo Importante per la Sicurezza Stradale
Rinnovo della Patente per gli Ultra Ottantenni: Un Passo Importante per la Sicurezza Stradale
Il rinnovo della patente di guida è un processo importante per garantire la sicurezza stradale, e questo vale per tutti, indipendentemente dall'età. Tuttavia, quando si tratta di guidatori ultra ottantenni, la questione del rinnovo della patente diventa particolarmente delicata. In questo articolo, esamineremo l'importanza del rinnovo della patente per gli ultra ottantenni, i relativi requisiti e le sfide coinvolte.
La Sicurezza Stradale come Priorità
La sicurezza stradale è un obiettivo primario per qualsiasi società, e il mantenimento di standard elevati è essenziale per ridurre il rischio di incidenti stradali. Gli individui ultra ottantenni possono sperimentare una serie di cambiamenti fisici e cognitivi che potrebbero influenzare la loro capacità di guidare in modo sicuro. La perdita di riflessi, la dichiarazione dell'acutezza visiva ei problemi di salute possono diventare un fattore di rischio sulle strade.
Il Rinnovo della Patente per gli Ultra Ottantenni
Molti paesi hanno introdotto procedure speciali per il rinnovo della patente per gli ultra ottantenni al fine di garantire che essi siano ancora in grado di guidare in modo sicuro. Queste procedure tengono conto delle sfide legate all'invecchiamento, ma allo stesso tempo rispettano il diritto alla mobilità delle persone anziane.
Ecco alcuni elementi chiave del rinnovo della patente per gli ultra ottantenni:
Esami Medici Regolari
I guidatori ultra ottantenni sono spesso tenuti a sottoporsi a esami medici regolari per valutare la loro salute generale, la capacità visiva e l'udito. Questi controlli medici sono finalizzati ad individuare eventuali problemi di salute che potrebbero influire sulla capacità di guidare in sicurezza.
Esami di Abilità alla Guida
Oltre agli esami medici, alcuni paesi richiedono agli ultra ottantenni di sottoporsi a esami di abilità alla guida. Questi test valutano le capacità di guida, le conoscenze sulle regole della strada e la capacità di reagire in situazioni di emergenza.
Corsi di Aggiornamento
In alcuni casi, i guidatori ultra ottantenni possono essere tenuti a partecipare a corsi di aggiornamento per rinnovare la patente. Questi corsi forniscono informazioni sulle regole della strada e le nuove tecnologie che possono influire sulla guida.
Sfide e Dibattiti
Il rinnovo della patente per gli ultra ottantenni non è privo di sfide e dibattiti. Alcuni sostengono che i test ei requisiti possano essere troppo rigidi e che potrebbero limitare la libertà di mobilità delle persone anziane. D'altra parte, vi è la preoccupazione legata alla sicurezza stradale e alla protezione di tutti gli utenti della strada.
Conclusione
Il rinnovo della patente per gli ultra ottantenni è un argomento complesso che richiede un equilibrio tra la mobilità delle persone anziane e la sicurezza stradale. È importante che i governi e le istituzioni coinvolte nel processo considerino attentamente questi aspetti, cercando di trovare un compromesso che protegga sia gli ultra ottantenni che gli altri utenti della strada. La sicurezza deve rimanere al centro di questa discussione, ma allo stesso tempo è essenziale garantire il rispetto dei diritti e della dignità delle persone anziane
28-09-2023
Patenti A2 e A senza esame: la nuova norma
Patenti A2 e A senza esame: la nuova norma
Un'importante novità riguarda i possessori di patente A1 e A2. Dallo scorso 18 settembre è possibile fare il passaggio al livello superiore di patente (dunque evolvere rispettivamente alla A2 o alla A) senza più bisogno di sostenere l’esame di guida. Basterà infatti frequentare uno specifico corso pratico presso un’autoscuola abilitata per ottenere la patente della moto.
La svolta è frutto della modifica al Codice della Strada contenuta all'interno del Decreto Infrastrutture Bis del 3 agosto 2022 successivamente confermata dal decreto attuativo del 9 giugno 2023. Mentre continuerà ad esistere il classico esame pratico (le guide vanno sempre svolte con un motociclo della categoria per cui si vuole prendere la patente), in alternativa è diventato possibile seguire un corso di guida di 7 ore, gestito direttamente e certificato dall’autoscuola. Per iscriversi al corso è necessario essere in possesso della patente di categoria inferiore da almeno 24 mesi. Per passare alla patente A2 senza esame bisogna aver compiuto 18 anni ed essere in possesso della patente A1 da almeno 2 anni, inoltre la patente A1 deve essere stata ottenuta tramite l'esame pratico della moto e non derivare in automatico dall'avere già la patente B.
Per passare dalla A2 alla A occorre avere già compiuto 20 anni ed essere titolari della patente A2 da almeno due anni. Occorre inoltre essere in possesso del foglio rosa per le esercitazioni alla guida.
Il Ministero dei Trasporti ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 luglio scorso il decreto attuativo del 9 giugno 2023. E con il successivo decreto dirigenziale (9 agosto 2023) il passaggio di patente tramite un semplice corso è diventato effettivo dal 18 settembre di quest'anno.
Il corso di formazione è suddiviso in due fasi. La prima formazione di 3 ore include la preparazione e il controllo tecnico del veicolo (compresi componenti fondamentali come pneumatici, freni, sterzo, luci) ai fini della sicurezza; ma insegna anche a svolgere manovre specifiche, sempre ai fini della massima sicurezza. Questa fase del corso può essere svolta anche in gruppo, con un massimo di 5 allievi.
La seconda fase del corso di formazione, durata 4 ore, si rivolge alla guida nel traffico ed è ovviamente individuale. Va affrontata con veicoli che abbiano le stesse caratteristiche di quelli usati per l'esame pratico delle rispettive patenti.
E' possibile fare al massimo 3 ore di formazione al giorno. Le attività di guida devono comprendere caratteristiche stradali molteplici in situazioni "realistiche" come rotatorie, passaggi a livello, fermate di autobus o tram, attraversamenti pedonali, salite e discese, guida e immissione in autostrada o strade extraurbane principali o secondarie.
Anche in assenza di esame, la sicurezza resta prioritaria. L'allievo deve infatti essere in grado di indossare correttamente guanti, stivali, casco e abbigliamento protettivo, deve inoltre saper posizionare il motociclo sul cavalletto e toglierlo senza l'aiuto del motore, camminando a fianco del veicolo. Deve poi saper eseguire manovre a velocità ridotta, compreso uno slalom. Queste indicazioni hanno anche la finalità di verificare l'utilizzo combinato di frizione e freno, l'equilibrio, la direzione dello sguardo e la posizione sul motociclo, nonchè la posizione dei piedi sui poggiapiedi. L'allievo deve comunque essere in grado di effettuare manovre ad una velocità più elevata, ad esempio una manovra in seconda o terza marcia, ad almeno 30 km/h, e un'altra manora volta ad evitare un ostacolo a una velocità minima di 50 km/h. L'allievo deve essere altresì in grado di effettuare frenate di prova, compresa una frenata d'emergenza, a una velocità minima di 50 km/h.
Parte della formazione deve essere svolta in luoghi idonei e attrezzati con percorsi conformi a quanto previsto dalle norme.
In dettaglio, l'allievo deve essere in grado di affrontare in condizioni normali il traffico, in assoluta sicurezza e adottando le opportune precauzioni effettuando manovre come partenza da fermo da un parcheggio, dopo un arresto nel traffico, uscendo da una strada secondaria. Nel corso (di 4 ore) deve inoltre cimentarsi nella guida su strada rettilinea, su strada frequentata da pedoni e da veicoli che provengono dalla direzione opposta (anche in caso di spazio limitato), guida in curva, impegno e superamento di incroci e raccordi, cambiamento di direzione con svolta a destra e sinistra, cambiamento di corsia, sorpasso e superamento di altri veicoli, di ostacoli (comprese vetture parcheggiate), deve inoltre dimostrare di sapersi lasciar sorpassare da altri veicoli.
La novità della patente "superiore" senza esami è stata resa possibile dalla direttiva europea 2006/126/CE che, all'art. 7 comma c, prevede "alternativamente l'esame oppure il completamento di una formazione adeguata". Questa possibilità esisteva in realtà dal 2006, ma il Ministero l'ha recepita concretamente soltanto ora, per fronteggiare il grave problema della scarsità di esaminatori in Motorizzazione, un problema che sta allungando i tempi degli esami di tutte le categorie di patenti.