20-06-2022
Come si guida un auto elettrica? E cosa cambia per la patente?
Rispetto alle auto tradizionali, l'esperienza di guida di un'elettrica è molto diversa: bisogna abituarsi e adottare alcuni accorgimenti per ottimizzare un’andatura ecologica e preservare l'autonomia e l’efficienza del motore elettrico. Leaseplan, società specializzata in leasing e gestione di flotte, ha stilato alcuni suggerimenti utili per sapere come consumare meno energia e ottenere una guida sicura, piacevole e confortevole.
La prima differenza sostanziale tra le auto endotermiche e quelle elettriche è l’assenza della frizione: la maggior parte delle BEV (Battery Electric Vehicle) è dotata di una trasmissione a ciclo continuo con riduzione a rapporto fisso. Nelle vetture diesel e a benzina il cambio e la frizione consentono di gestire la potenza e la coppia del motore a combustione, valori non costanti ma variabili durante tutte le fasi. Nelle auto elettriche di ultima generazione la coppia è subito interamente disponibile, per questo non sono necessari cambio tradizionale o frizione: gli stessi rapporti si possono usare per la partenza e la percorrenza in autostrada alle alte velocità. Con una vettura a batteria ricaricabile basta utilizzare i pedali di acceleratore e freno.
Per ottimizzare le performance, esistono appositi sistemi per il recupero dell’energia, tra cui la frenata rigenerativa. Questa tecnologia consente di usare una parte dell’energia generata durante la frenata e le decelerazioni per aumentare l’efficienza e incrementare l’autonomia dell’auto elettrica, ricaricando la batteria della BEV per ridurne il consumo energetico.
Si può inoltre impostare il livello di incidenza della ricarica selezionando le modalità di guida. Di solito esistono tre opzioni: Eco prevede una maggiore intensità della frenata rigenerativa, Normale per un setting equilibrato, Sport per privilegiare le prestazioni (con un consumo superiore).
Naturalmente, un impatto più elevato della frenata rigenerativa penalizza le performance, rendendo l’auto meno reattiva e scattante, una soluzione più indicata dunque per la guida in città e nel traffico. Una modalità meno ecologica valorizza invece lo scatto, per usufruire di tutta la grinta del motore elettrico nei sorpassi e sulle strade extraurbane.
Per partire basta premere il pulsante Start, in questo modo si metterà in funzione il motore elettrico anche se l’auto rimarrà perfettamente silenziosa (la normativa prevede che fino a 30 km/h le BEV debbano ora emettere un suono per avvisare i pedoni del pericolo). Si imposta poi il selettore di guida che offre configurazioni Drive, Parking e Retro (per la retromarcia). Avendo a disposizione fin da subito tutta la coppia è necessario prestare attenzione alla partenza, perché la vettura scatta in modo considerevole. Opportuno accelerare con prudenza, evitando scatti improvvisi e sprechi di energia.
In marcia l'auto si guida come una normale vettura a motore termico, però con sensazioni diverse. Cambia ad esempio la percezione della velocità ed è bene adottare cautela nel rispetto dei limiti di velocità. L’accelerazione istantanea permette di raggiungere i 50 km/h in pochi istanti, dunque è essenziale moderare le reazioni.
Un’altra differenza tra le auto a zero emissioni e le endotermiche è la diversa strumentazione, una caratteristica subito evidente quando si sale a bordo di una BEV. Non vengono indicati i giri del motore e al posto dei classici indicatori ci sono display digitali che visualizzano le informazioni sul consumo energetico e l’autonomia residua della batteria, oltre ovviamente alla velocità. Bisogna sempre fare attenzione all’autonomia rimanente, pianificando i tragitti in base alla presenza di stazioni di ricarica compatibili con il proprio veicolo, operazione che viene spesso agevolata dal sistema di navigazione di bordo.
Lo stile di guida di un’auto elettrica influisce in modo significativo sul consumo energetico, per questo si deve privilegiare una guida tranquilla e rilassata rispetto a un approccio più sportivo e aggressivo. La frenata rigenerativa è uno strumento essenziale per ottimizzare i consumi e questo sistema va sfruttato il più possibile adottando ad esempio una lunga decelerazione al posto di una frenata breve e intensa. Alcune vetture sono dotate del sistema e-pedal, che consente di guidare utilizzando esclusivamente l'acceleratore: quando lo si rilascia, l'auto rallenta fino a 5 km/h o frena completamente in autonomia. Soprattutto in autostrada, una riduzione della velocità di 10-15 km/h può garantire decine di chilometri in più di autonomia. Con dei piccoli accorgimenti è possibile rendere la guida davvero sostenibile, ricordandosi di utilizzare in modo moderato anche i sistemi di bordo più energivori come il climatizzatore.
Cosa cambia per la patente?
Se la patente è stata conseguita sostenendo l'esame con il cambio manuale (quello tradizionale non automatico), la nostra patente ci consente di guidare sia auto dotate di cambio manuale che di cambio automatico,
Pertanto, essendo le auto elettriche non dotate di cambio meccanico, le possiamo guidare senza fare nulla.
Se invece, la patente è stata conseguita, sostenendo l'esame con una vettura dotata di cambio automatico, sulla patente è stato riportato il codice armonizzato 78.
Cos'è il codice armonizzato 78?
E' la circolare del Ministero dei Trasporti del 24.01.2013 che ha stabilito le caratteristiche dei veicoli con i quali si deve sostenere l'esame esami di guida, chiarendo che questi potranno essere dotati di cambio manuale o di cambio automatico.
Qualora il candidato sostenga la prova pratica di guida, su veicolo con cambio diverso da quello manuale, sulla sua futura patente di guida, in corrispondenza della categoria B1, sarà annotato il codice UE armonizzato “78”.
Questo significa che se l'esame di guida viene sostenuto con un veicolo dotato di cambio automatico, il titolare della patente non potrà guidare veicoli di categoria B1 dotati di cambio manuale, se non dopo aver sostenuto specifica prova integrativa.
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18-06-2022
Dal 2035 solo auto elettriche: cosa cambia per la patente di guida?
Riunito in sessione plenaria a Strasburgo, l'Europarlamento ha approvato con 339 voti a favore, 249 contro e 24 astenuti la proposta della Commissione europea che prevede lo stop alle vendite di nuove auto con motori endotermici (benzina e diesel, ma anche bifuel a metano e Gpl) in tutta Europa dal 2035. La proposta era inclusa nel pacchetto di misure "Fit for 55" per il contenimento dell'inquinamento .
Questo voto, peraltro in parte prevedibile, apre un'ulteriore fase delle procedure di approvazione delle normative: l'iter infatti non è concluso, adesso il testo dovrà essere sottoposto al cosiddetto "trilogo", il processo di trattative tra Consiglio Ue, Commissione e Parlamento. Poi dovrà essere recepito dalle singole nazioni: non è del tutto esclusa qualche ulteriore richiesta di deroghe. In ogni caso le vetture termiche immatricolate entro il 2035 potranno continuare a circolare.
Bocciati dalla votazione nell'aula di Strasburgo anche gli emendamenti che tentavano di mitigare gli effetti del bando alle ICE ( vetture termiche) come quello presentato dal PPE che prevedeva una riduzione del target elettrico del 90% e non del 100% al 2035. Avrebbe salvato la possibilitè di vendere ancora, dopo la data indicata, un 10% di modelli tradizionali. Un emendamento bocciato prevedeva inoltre la possibilità di includere i biocarburanti tra le alimentazioni alternative per ridurre le emissioni. Invece dal 2035 i costruttori dovranno immettere sul mercato vetture esclusivamente full-electric, rinunciando anche alle ibride che prevedono l'abbinamento con un propulsore termico.
Si salva invece, per ora, la Motor Valley italiana, il distretto dell'Emilia Romagna dove operano molte case specializzate in modelli sportivi di nicchia. Il parlamento Ue ha infatti approvato l'emendamento bipartisan firmato da eurodeputati italiani di tutti gli schieramenti per prolungare la deroga dal 2030 al 2036 alle regole comunitarie sugli standard di emissione della CO2 per i costruttori con volumi produttivi inferiori alle 10 mila unità (per le auto) e fino a 22mila per i furgoni. Ferrari e Lamborghini, per citare i nomi più prestigiosi, dunque, potranno allontanare un po' il passaggio obbligato all'elettrico puro.
La normativa approvata dall'Europarlamento ha suscitato reazioni non sempre positive. "Sono 70.000 i posti di lavoro a rischio nell'industria automotive, legata alla produzione di componenti che non serviranno per l'elettrico" ha commentato il direttore dell'Anfia Gianmarco Giorda. "L'elettrico a oggi non è in grado di compensare la perdita di posti di lavoro, non basta costruire colonnine di ricarica o altri componenti. Servono piuttosto azioni per portare in Italia pezzi di filiera legati alla produzione di batterie per le auto elettriche".
"E' una soluzione molto ideologica e poco realistica" ha detto il viceministro allo Sviluppo Economico, GIlberto Pichetto. "Difficile immaginare come sarà il 2035. Bisognava ridurre le emissioni in modo graduale tenendo conto della realtà che stiamo vivendo: il mercato è in forte calo, continua a svilupparsi la ricerca per motori endotermici sempre meno inquinanti e sono necessarie misure sociali per tutelare i lavoratori interessati alla transizione".
Cosa cambia per la patente?
Se la patente che abbiamo, è stata conseguita sostenendo l'esame con il cambio tradizionale (non automatico), non cambia nulla. Con la aptente, infatti si potranno guidare sia le auto con cambio automatico, quindi anche quelle elettriche, che quelle con cambio tradizionale, sempre più in via di estinzione.
Se invece, la patente è stata conseguita, sostenendo l'esame con una vettura dotata di cambio automatico, sulla patente è stato riportato il codice armonizzato 78.
Di cosa si tratta?
E' la circolare del Ministero dei Trasporti del 24.01.2013 che ha stabilito le caratteristiche dei veicoli con i quali si deve sostenere l'esame esami di guida, chiarendo che questi potranno essere dotati di cambio manuale o di cambio automatico.
Qualora il candidato sostenga la prova pratica di guida, su veicolo con cambio diverso da quello manuale, sulla sua futura patente di guida, in corrispondenza della categoria B1, sarà annotato il codice UE armonizzato “78”.
Questo significa che se l'esame di guida viene sostenuto con un veicolo dotato di cambio automatico, il titolare della patente non potrà guidare veicoli di categoria B1 dotati di cambio manuale, se non dopo aver sostenuto specifica prova integrativa.
Se devi rinnovare la patente, scegli qui dove rinnovarla e risparmia!!!