Apnee notturne e patente: normativa, iter e scadenze
Le apnee ostruttive del sonno (OSAS) sono un disturbo che può compromettere la sicurezza alla guida a causa dell'eccessiva sonnolenza diurna. Per questo motivo, l'Unione Europea prima e l'Italia po,i hanno introdotto normative specifiche per il rilascio e il rinnovo della patente di guida per i soggetti affetti da OSAS. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono le leggi, l'iter da seguire e le scadenze da rispettare.
La normativa europea e italiana sulle apnee notturne e la patente
La Direttiva Europea 2014/85/UE del 1° luglio 2014 ha stabilito che i soggetti con sospetta o accertata OSAS moderata o grave devono essere sottoposti a un consulto medico approfondito prima del rilascio o del rinnovo della patente. La patente può essere rilasciata solo se dimostrano un adeguato controllo della propria condizione e il rispetto delle cure, con un miglioramento della sonnolenza.
L'Italia ha recepito la direttiva con il Decreto Legge del 22 dicembre 2015, che ha inserito l'OSAS tra le patologie che possono pregiudicare l'idoneità alla guida. Il Decreto Dirigenziale del 3 febbraio 2016 ha poi definito le linee guida medico-legali per l'accertamento dell'idoneità.
Definizione dei soggetti con sospetta OSAS
La normativa classifica come "soggetti con sospetta OSAS" quegli individui che presentano uno o più dei seguenti sintomi:
Russamento rumoroso e abituale, persistente da almeno sei mesi, intervallato da pause respiratorie (apnee).
Sonnolenza diurna evidente.
Condizioni fisiche particolari come obesità, micrognatia o retrognatia (mascelle posizionate in modo anomalo o arretrato), e un collo particolarmente grosso, caratterizzato spesso da un accumulo di grasso.
Questi individui devono inoltre essere valutati per la presenza di condizioni di comorbilità come:
Ipertensione arteriosa farmaco-resistente.
Aritmie cardiache.
Diabete mellito tipo 2.
Cardiopatia ischemica cronica.
Eventi ischemici cerebrali.
Broncopneumopatie croniche.
Processo di valutazione e criteri di rischio
Il processo di valutazione si articola in due fasi principali:
Medico Monocratico: Medici legali delle ASL, Forze Armate e Direzione Sanità delle Ferrovie conducono una valutazione iniziale presso i loro ambulatori o autoscuole. Questi medici possono rilasciare direttamente la certificazione di idoneità alla guida per i soggetti a basso rischio, coloro che nonostante il russamento non mostrano una sonnolenza diurna significativa. A questi soggetti viene somministrato il Questionario sulla Sonnolenza Diurna per definire il profilo di rischio:
Commissioni Medico Locali (CML): Per soggetti a medio o alto rischio, la valutazione è demandata alle CML. Queste commissioni includono test sui tempi di reazione e questionari come quello di Epworth per determinare la vigilanza e la sonnolenza residua. In base ai risultati, si distinguono tre profili:
Basso rischio: Soggetti che pur russando non presentano significativa sonnolenza diurna. Questi individui possono ricevere direttamente la certificazione di idoneità alla guida.
Medio rischio: Soggetti con sonnolenza lieve associata a una delle condizioni sopra menzionate. Il medico può decidere di inviare il caso alla Commissione Medica Locale (CML) per un'ulteriore valutazione.
Alto rischio: Soggetti con evidente eccessiva sonnolenza diurna. Questi casi devono essere sempre valutati dalla CML.
Basso rischio: nessuna limitazione;
Medio-basso rischio: necessità di controlli ravvicinati e limitazione di validità della patente;
Elevato rischio: necessità di valutazione specialistica.
I pazienti possono documentare l'assenza di sonnolenza residua presentando il Modello Allegato 4, compilato dallo specialista curante di una struttura pubblica. Questo modello include dati anagrafici, tipo di terapia prescritta, compliance del paziente, e metodi di controllo dell'efficacia della terapia. Un'adeguata documentazione porta generalmente a un giudizio positivo per l'idoneità alla guida. Va precisato che l’Allegato 4 è presentabile anche al Medico Monocratico (non esclusivamente alle CML) e se attesta un buon compenso della patologia ed assenza di sonnolenza residua permette al monocratico l’espressione del giudizio di idoneità (con o senza limitazioni) anche per i soggetti inizialmente considerabili a medio e alto rischio, ricomprendendoli nella classe di Basso Rischio.
Le scadenze della patente per chi soffre di apnee notturne
Per i soggetti con OSAS, il periodo di validità della patente,se fatta a livello di Medico Monocratico può essere sia senza limitazioni che con limitazioni ritenute opportune mentre a livello di CML, è ridotto:
3 anni per le categorie A e B (contro i normali 10 anni)
1 anno per le categorie C e D (patenti professionali)
Se il rischio è elevato, per ottenere queste scadenze ridotte è necessario produrre un'attestazione specialistica che dimostri il controllo dei sintomi e il miglioramento della sonnolenza.
Nuove norme e procedure di ricorso
Dal 1° giugno 2019, secondo il Decreto del Presidente della Repubblica n.54, il medico visitatore (sia monocratico che di CML) può imporre limitazioni temporali all'idoneità alla guida e deve rilasciare un'attestazione scritta con le motivazioni per eventuali limitazioni o non idoneità.
In caso di giudizio negativo, i pazienti possono presentare ricorso attraverso la Visita in Autotutela, disponibile presso le Unità Sanitarie Territoriali della Direzione Sanità di Rete Ferroviaria Italiana.
Cosa fare per continuare a guidare con le apnee notturne
Per il rilascio o il rinnovo della patente, i soggetti con OSAS devono dimostrare un adeguato controllo dei sintomi e un miglioramento della sonnolenza diurna. È sufficiente presentare al medico monocratico la documentazione che attesti di essere in cura per le apnee e di non soffrire di eccessiva sonnolenza.
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