recupero punti patente

Come recuperare i punti della patente?

Dal 1° luglio 2003 in Italia è in vigore la patente a punti. L'articolo 126-bis del Codice della Strada stabilisce che ad ogni automobilista, al momento del conseguimento della patente, vengano "assegnati" 20 punti.

Come si perdono i punti

Questi possono essere incrementati se non si commettono infrazioni, nella misura di 2 punti ogni 2 anni fino ad arrivare ad un massimo di 30 punti. I neopatentati (coloro che hanno conseguito la patente da meno di 3 anni), acquisiscono 1 solo punto per anno per i primi 3 anni, poi anche loro 2 punti per anno fino ad arrivare ad un massimo di 30 punti.

Nel corso della carriera automobilistica, però, il conducente può perdere i punti in funzione delle infrazioni che commette al codice della strada.

Esiste infatti un'apposita tabella (vedi sotto) che stabilisce quanti punti vengono sottratti per ogni singola infrazione. Le violazioni alle norme del codice della strada fanno perdere da 1 a 10 punti.

Se però il conducente commette più infrazioni contestualmente, i punti persi possono arrivare ad un massimo di 15

Quindi se, ad esempio, si commettono 3 infrazioni, ognuna delle quali prevede la perdita di 5, 7 e 10 punti, i punti sottratti non saranno 22 ma 15.

Se però, è stata  commessa una infrazione che comporti la sospensione o la revoca della patente il limite non esiste più: in questi casi infatti si possono perdere anche tutti i punti disponibili, senza alcuna limitazione

Attenzione, in ogni caso a non arrivare ad un saldo di 0 punti: in questo caso si è obbligati a sottoporsi ad esame di revisione.

Inoltre, commettere alcune gravi infrazioni può causare la sospensione o la revoca della patente.

Per i neopatentati (per i primi 3 anni dal conseguimento della patente), commettere infrazioni comporta la decurtazione del doppio dei punti rispetto agli altri automobilisti.

Come recuperare i punti persi

È importante sapere però che i punti persi possono essere recuperati attraverso appositi corsi di recupero punti.

Chi ha subito la decurtazione dei punti della patente ma ha ancora un punteggio superiore a zero, può recuperarli frequentando un Corso di recupero punti presso l'autoscuola o uno dei centri autorizzati dal Ministero dei Trasporti.

Se però il titolare della patente ha subito la decurtazione totale dei punti, quindi si trova con 0 punti sulla patente, non sarà possibile frequentare un corso di recupero punti ma dovrà sottoporsi alla revisione della patente. L'istanza di esame di revisione va presentata entro 30 giorni dalla data di ricevimento del provvedimento di revisione, pena la sospensione della patente.

C'è poi un anno di tempo per sostenere, una sola volta, l'esame di revisione: se si viene bocciati, scatta la revoca della patente.

Durante i 30 giorni l'automobilista può circolare col proprio veicolo, ma prima dello scadere del 30° giorno deve presentare istanza di esame presso la Motorizzazione.Se non la presenta, scatta la sospensione della patente 

Quanto tempo ci vuole per recuperare i punti della patente

I punti si possono anche recuperare per buona condotta, ma solo se il saldo punti non è arrivato a zero ed è inferiore a 20. Il conducente, infatti, riceve un bonus che ripristina i 20 punti se nell'arco di 2 anni non commette alcuna infrazione che comporti la decurtazione di punti.

Se si tratta di un neopatentato il meccanismo di premiazione consente di conferire un punto all'anno per tre anni.

È necessario comunque prestare attenzione quando si commette un'infrazione da 5 punti seguita nei 12 mesi successivi da altre 2 infrazioni, non contestuali, da almeno 5 punti: in questo caso è infatti necessario sottoporsi agli esami di revisione della patente.

Tipi di corsi di recupero punti

Per recuperare i punti della patente, è necessario frequentare un corso di recupero punti. I corsi di recupero punti sono di due tipi:

  1. Per patenti inferiori (A1, A, B)

  2. Per patenti superiori (C, D, E)

Come funzionano i corsi di recupero punti

Il primo corso, per patenti inferiori, dura 12 ore da tenersi nell'arco di 2 settimane e consente di recuperare i punti persi con un massimo di 6 punti, fino al raggiungimento di 20 punti.

Questo significa che se si sono persi 3 punti, il corso consente di recuperare solo 3 punti. Se i punti persi sono 10, se ne potranno recuperare al massimo 6.

In entrambi i casi, i punti recuperati non devono fare superare la soglia di 20 punti. Quindi se i punti residui erano 15, il corso non consente di recuperare in nessun caso 6 punti perché il totale farebbe 21.

Il saldo di 20 punti può essere superato esclusivamente attraverso il meccanismo automatico che consente, come detto in precedenza, di ottenere 2 punti aggiuntivi ogni 2 anni (se non si commettono infrazioni): in ogni caso fino al limite massimo di 30.

Il secondo corso, per patenti superiori, consente di recuperare i punti persi con un massimo di 9 punti. Dura 18 ore (invece di 12) ma anche in questo caso, non permette di superare i 20 punti come saldo finale.

Al termine del corso e seguite tutte le lezioni previste, viene emesso attestato finale. Una copia di questo attestato sarà trasmessa anche alla Motorizzazione Civile, affinché provveda ad aggiornare il saldo punti.

Frequenza del corso

La frequenza al corso di recupero punti è obbligatoria pertanto, le eventuali ore di assenza, devono essere recuperate. La finalità di questi corsi è di ripassare le norme del Codice della Strada, con particolare riferimento a quegli argomenti che hanno portato alla decurtazione dei punti per i soggetti presenti in aula.

Quanto costa recuperare i punti della patente

Il costo del corso per il recupero punti dipende dal tipo di corso (12 ore o 18 ore) e dall'autoscuola o Ente autorizzato che lo eroga.

Di norma, quello di 12 ore parte da 180€. Quello di 18 ore parte, di norma, dai 250€.

Come verificare quanti punti si hanno nella patente

Per verificare il numero di punti della patente è possibile consultare online il Portale dell'Automobilista, accedendo con le proprie credenziali SPID oppure CIE. Questa verifica è gratuita e richiede solo pochi minuti.

In alternativa è possibile telefonare al numero 848 782 782, disponibile da rete fissa 24 ore su 24. Il servizio ha il costo di una chiamata urbana ed è la soluzione migliore per chi non ha un ottimo rapporto con la tecnologia.

Esistono anche alcune applicazioni per smartphone che risultano molto utili per chi vuole ricevere la comunicazione del saldo punti. Una di queste app è iPatente, accessibile da dispositivi iOS e Android attraverso le stesse credenziali che si usano sul Portale dell'Automobilista.

Quanto pagare per non farsi togliere i punti dalla patente

Quando si riceve una multa per un'infrazione al Codice della Strada che prevede la decurtazione dei punti dalla patente, il proprietario del veicolo ha l'obbligo di comunicare alle autorità i dati del conducente che era alla guida al momento della violazione. Questa comunicazione deve avvenire entro 60 giorni dalla notifica del verbale.

Se il proprietario del veicolo paga la multa entro i termini previsti, ma non comunica i dati del conducente, riceverà una seconda multa, pari a 286 euro, per non aver fornito le informazioni richieste sulla persona che era alla guida.

Tuttavia, poiché non è stato possibile identificare con certezza il conducente responsabile dell'infrazione, non si applicherà la decurtazione dei punti dalla patente. In altre parole, pagando questa seconda multa di 286 euro, il proprietario del veicolo evita la perdita dei punti, ma si trova a pagare una sanzione aggiuntiva.

Quando non è valida la decurtazione dei punti dalla patente?

La decurtazione dei punti non è valida se la multa non viene notificata al conducente entro 90 giorni dalla violazione.

Non è altresì valida se il conducente, dopo aver fatto ricorso al giudice di pace o al Prefetto, vince il giudizio.

Infine, secondo la giurisprudenza, se l'Amministrazione non comunica all'interessato la decurtazione dei punti in occasione di ogni infrazione al Codice della strada, la sospensione della patente di guida, una volta esauriti i 20 punti complessivi, non è valida. 

In occasione di ciascuna infrazione l'automobilista deve essere informato della decurtazione dei punti in maniera autonoma e specifica attraverso l'apposita comunicazione da parte dell'anagrafe nazionale degli abilitati alla guida; inoltre gli deve essere notificata la comunicazione in merito all'esaurimento complessivo dei 20 punti.

I giudici hanno sottolineato come lo scopo delle disposizioni in materia di decurtazione dei punti e sospensione della patente sia quella di consentire ai soggetti destinatari delle sanzioni di "venire a conoscenza della progressiva diminuzione del punteggio complessivo, così da avere la possibilità di frequentare i corsi di recupero appositamente istituiti" che permettono a costoro di riparare alla violazione commessa.

È valida la decurtazione dei punti sulla patente se il conducente non viene informato?

Secondo la Cassazione, l'automobilista a cui vengono detratti i punti della patente non ha diritto a ricevere un'ulteriore comunicazione da parte dell'Anagrafe degli abilitati alla guida. Questo perché il verbale con la contravvenzione contiene già l'indicazione dei punti sottratti. La Suprema Corte ha ricordato che “[…] L'accertamento al quale viene fatta risalire l'applicazione della sanzione accessoria della decurtazione dei punti dalla patente di guida, della quale deve essere fatta menzione nel verbale di contestazione, è appunto il verbale stesso. Non esiste, in altri termini, un provvedimento che comporti autonomamente e a prescindere dal verbale di accertamento, che contenga detta indicazione, l'applicazione della sanzione accessoria in questione». Le comunicazioni di decurtazione «sono prive di contenuto provvedimentale, consistendo, appunto, in mere comunicazioni all'interessato della variazione, la cui fonte non è altro che il verbale di contestazione» e ancora «con esse non viene partecipato al privato alcun provvedimento. Il provvedimento è quindi unico e consiste nel verbale di contestazione”.

Quanti punti vengono sottratti per ogni violazioni

Per le patenti rilasciate successivamente al 1 ottobre 2003 a soggetti che non sono già titolari di altra patente di categoria B o superiore, i punti riportati nella presente tabella, per ogni singola violazione, sono raddoppiati qualora le violazioni siano commesse entro i primi tre anni dal rilascio. Per gli stessi tre anni, la mancanza di violazioni di una norma di comportamento da cui derivi la decurtazione del punteggio determina l'attribuzione, fermo restando quanto previsto dal comma 5, di un punto all'anno fino a un massimo di tre punti.

Tabella aggiornata al 2024

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