Ritiro patente: tutto quello che devi sapere
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Il ritiro della patente è un provvedimento che può essere adottato dalle forze di polizia quando un conducente commette determinate infrazioni al Codice della Strada. Si tratta di una misura seria che può avere conseguenze significative sulla vita quotidiana e lavorativa del conducente. In questo articolo, approfondiremo i motivi che possono portare al ritiro patente, le sanzioni previste e come fare per riottenere la patente dopo il ritiro.
Cosa si intende per ritiro della patente
Il ritiro della patente è la materiale sottrazione del documento di guida da parte delle autorità competenti a seguito di specifiche violazioni del Codice della Strada. È importante distinguere il ritiro dalla sospensione della patente: mentre il ritiro è un provvedimento amministrativo che comporta la temporanea impossibilità di guidare, la sospensione è una sanzione accessoria disposta dal Prefetto o dall'Autorità giudiziaria che rende illecito guidare i veicoli per cui la patente è stata conseguita.
Il ritiro della patente può portare a diverse conseguenze, a seconda della gravità dell'infrazione commessa e delle circostanze specifiche del caso:
Restituzione della patente dopo un determinato periodo;
Sospensione della patente per un periodo più lungo;
Revoca della patente nei casi più gravi.
Principali motivi del ritiro patente
Il Codice della Strada prevede diverse situazioni in cui le forze dell'ordine possono procedere al ritiro della patente. I principali motivi sono:
Guida in stato di ebbrezza (ritiro patente per alcol);
Uso del cellulare durante la guida;
Guida con patente scaduta;
Superamento dei limiti di velocità (ritiro patente per eccesso di velocità di oltre 41 km/h).
Analizziamo nel dettaglio ognuno di questi casi, con riferimenti agli articoli del Codice della Strada e alle sanzioni previste.
Ritiro patente per alcol (art. 186 e 186-bis CdS)
La guida in stato di ebbrezza è una delle principali cause di incidenti stradali e per questo motivo è severamente sanzionata dal Codice della Strada. Il ritiro della patente per alcol è previsto quando il tasso alcolemico del conducente supera i limiti consentiti dalla legge, che variano in base alla categoria di veicolo guidato e all'età del conducente.
Per i conducenti di veicoli di categoria A, B, C, D, E, il limite di tasso alcolemico consentito è di 0,5 g/litro. Per i conducenti di età inferiore a 21 anni, neopatentati e conducenti professionali, il limite è invece di 0,0 g/litro (art. 186-bis CdS).
Le sanzioni per guida in stato di ebbrezza variano in base al livello di alcol nel sangue accertato:
Da 0,5 a 0,8 g/litro: sanzione amministrativa da € 543 a € 2.170 e sospensione della patente da 3 a 6 mesi
Da 0,8 a 1,5 g/litro:ammenda da euro 800 a euro 3.200, sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno e arresto fino a 6 mesi, decurtazione 10 punti.
Oltre 1,5 g/litro: ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, 1.500 a 6.000 euro, sospensione della patente da 1 a 2 anni, arresto da 6 mesi a 1 anno e confisca del veicolo, decurtazione 10 punti. (in caso di recidiva, revoca della patente)
Il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti per verificare il tasso alcolemico comporta le stesse sanzioni previste per il caso più grave (oltre 1,5 g/litro).
Per riavere la patente dopo il ritiro per alcol, è necessario attendere il termine del periodo di sospensione, e ottenere l'idoneità dalla Commissione medica locale a seguito di visita medica e esami clinici.
Ritiro patente per uso del cellulare (art. 173 CdS)
L'uso del cellulare durante la guida, sia per telefonare che per inviare messaggi, rappresenta una grave fonte di distrazione e aumenta significativamente il rischio di incidenti. Le sanzioni previste per l'uso del cellulare alla guida sono:
Sanzione amministrativa da € 165 a € 660
Decurtazione di 5 punti dalla patente
Sospensione della patente da 1 a 3 mesi in caso di recidiva entro 2 anni
Ritiro patente per guida con patente scaduta
Guidare con la patente scaduta è una violazione che comporta il ritiro immediato del documento e una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 158 a € 638. La durata della validità della patente varia in base all'età del conducente e alla categoria di veicolo:
10 anni fino a 50 anni di età;
5 anni tra 50 e 70 anni di età;
3 anni tra 70 e 80 anni di età;
2 anni oltre 80 anni di età.
Per riottenere la patente dopo il ritiro per scadenza, il conducente dovrà effettuare la visita medica di rinnovo e pagare le relative spese entro 10 giorni dal ritiro. Se la procedura di rinnovo non viene completata entro questo termine, sarà necessario recarsi in prefettura con il certificato medico di idoneità alla guida e la patente rinnovata per ottenere la restituzione del documento.
Ritiro patente per eccesso di velocità (art. 142 CdS)
Il superamento dei limiti di velocità è una delle principali cause di incidenti stradali e per questo motivo è sanzionato in modo severo dal Codice della Strada. Il ritiro della patente per eccesso di velocità è previsto in due casi:
Superamento del limite di velocità di 40-60 km/h:
Superamento del limite di velocità di oltre 60 km/h:
Sanzione da € 845 a € 3.382;
Decurtazione di 10 punti dalla patente;
Sospensione della patente da 6 a 12 mesi (revoca in caso di recidiva entro 2 anni).
Sanzione amministrativa da € 543 a € 2.170;
Decurtazione di 6 punti dalla patente;
Sospensione della patente da 1 a 3 mesi (8-18 mesi in caso di recidiva entro 2 anni)
In entrambi i casi, la patente viene ritirata immediatamente dalle forze di polizia e la durata della sospensione decorre dalla data del ritiro. Per riottenere la patente, il conducente dovrà attendere il termine del periodo di sospensione.
Altri motivi di ritiro della patente
Oltre ai casi sopra elencati, il ritiro della patente può essere disposto anche per altri motivi, tra cui:
Guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti (art. 187 CdS);
Omissione di soccorso in caso di incidente (art. 189 CdS);
Guida senza assicurazione 2 volte in due anni (art. 193 CdS);
In questi casi, le sanzioni e le procedure per riottenere la patente variano in base alla gravità dell'infrazione e alle circostanze specifiche.
Come comportarsi in caso di ritiro della patente
Se la patente viene ritirata dalle forze dell'ordine, il conducente deve immediatamente sospendere la guida e non può più circolare con veicoli che richiedono quel tipo di patente. Il documento viene trattenuto dall'organo di polizia che ha accertato la violazione e inviato entro 5 giorni alla prefettura competente.
Il conducente riceverà un verbale di ritiro della patente, che contiene l'indicazione dell'infrazione contestata, delle sanzioni applicate e delle modalità per riottenere il documento. È importante conservare questo verbale e seguire attentamente le istruzioni in esso contenute.
In alcuni casi, il conducente può richiedere un permesso provvisorio di guida per esigenze lavorative o familiari improrogabili. Questa richiesta deve essere presentata alla prefettura competente, che valuterà caso per caso se concedere o meno il permesso.
Conclusioni sul ritiro della patente
Il ritiro della patente è un provvedimento serio che può avere conseguenze significative sulla vita quotidiana e lavorativa del conducente. Per evitare di incorrere in questa spiacevole situazione, è fondamentale rispettare sempre le norme del Codice della Strada e adottare una guida prudente e responsabile.
In caso di ritiro della patente, è importante conoscere i propri diritti e doveri, seguire attentamente le procedure indicate dalle autorità e, se necessario, rivolgersi a un legale specializzato per ricevere assistenza.
Ricordiamo che la patente di guida non è un diritto acquisito per sempre, ma un privilegio che comporta responsabilità e obblighi. Solo attraverso un comportamento corretto e consapevole sulla strada possiamo contribuire a rendere la circolazione più sicura per tutti.
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